dilluns, 19 de juliol del 2010

19/07/10. Avui va de futbol i selecció catalana!

Us adjunto un article, escrit en italià però de molt fàcil lectura, que m’ha enviat el bon amic Francesc Padrós.
Una mostra de l’article: Senza Catalogna, la Spagna sarebbe un Paese in via di sviluppo.
Una bona crònica futbolístico-política des de la Toscana. Sembla que algú ens compren!
Article aparegut al dia italià Il Toscano: http://www.iltoscano.org/
Spagna campione del mondo… grazie alla Catalogna!
Ufficio Stampa | 13 luglio 2010
BARCELONA (Catalunya) – La
Spagna è campione del mondo di
calcio. Per la prima volta nella
propria storia, le furie rosse vincono
la massima competizione calcistica
planetaria e bissano il successo agli
Europei di due anni fa. Ma la vittoria
è davvero spagnola? Ben cinque
undicesimi degli uomini titolari di Del
Bosque sono catalani, giocatori
della Selecció.Puyol (nella foto),
Busquets, Piqué, Capdevila, Xavi
sono titolari inamovibili nelle furie
rosse, ma anche nella nazionale
del Principat. Sei undicesimi se consideriamo anche Raül Albiol che, come valenciano, rientra
nei Paesi Catalani e, perciò, nella Selecció.
In panchina, ma non meno importanti, troviamo il portiere dell’Fc Barcelona Valdés e,
soprattutto, Cesc Fàbregas.
Una squadra catalana al servizio della federazione spagnola. Una nazione catalana al servizio
di uno Stato oppressivo come quello spagnolo. Sabato quasi due milioni di catalani sono scesi
in piazza a difesa dello Statuto della Generalitat, bocciato fascisticamente dal governo iberico
perché considerava nazione il popolo catalano e la llengua catalana prima lingua e il castigliano
seconda, e chiedendo a gran voce l’indipendenza di questa terra oppressa da quasi tre secoli.
Nessuno scontro, nessun ferito, nessun coro offensivo contro la Spagna, ma grida per la libertà
di Catalunya. Nessuna bandiera spagnola bruciata.
Ieri notte, invece, 75mila tra spagnoli, turisti e catalani si sono ritrovati nelle varie piazze di
Barcellona, chi a tifare per la Spagna, chi a ‘gufare’ contro le furie rosse. In 20mila hanno
festeggiato la vittoria iberica, devastando il centro di Barcellona e procurando 74 feriti, di cui 22
in condizioni serie. 21 persone sono state arrestate. Bandiere catalane bruciate al grido ‘Puta
Cataluña’. Questa è la grande differenza di civiltà tra i catalani e gli oppressori spagnoli.
Ma tornando al calcio, la scena più bella, a parte il bacio di Casillas alla fidanzata giornalista, è
quella di Puyol con la senyera, la bandiera catalana, che canta Catalunya, Catalunya!mentre gli
altri cantano per la Spagna e Xavi che segue il suo (nostro) capitano nel giro d’onore con la
Coppa del Mondo abbracciata dalla senyera. La Spagna ha vinto grazie alla Catalogna. Quella
di ieri è l’ennesima dimostrazione che senza la Catalogna la Spagna non sarebbe nulla. Nello
sport, come nell’industria, nell’economia, in tutto. Senza Catalogna, la Spagna sarebbe un
Paese in via di sviluppo.
Ma calcisticamente parlando, il ct della Selecció Johan Cruyff si starà già fregando le mani: tra
le proprie dita ha un tesoro inequivocabile. E nel frattempo sul sito www.seleccions.cat è
possibile partecipare alla petizione per richiedere alla Fifa di far partecipare la Catalogna alle
qualificazioni mondiali in vista di Brasile 2014. Nosaltres som una nació, nosaltres decidim!
m.gargini@iltoscano.org

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